Ora che è passato si può dire, no caro, il Natale a casa mai più! L' ansia di coordinare la famiglia, tua, mia, "gli allargati" ( figli di compagni di fratelli e sorelle separati, nipoti, cugini etc) e la corsa alle provviste, la logistica, la movimentazione dei carichi di cibo. "Facciamolo da me" esordisce tua madre come sempre. "Ma non ci stiamo tutti" te ne cadi dalle nuvole ignorando il mio sguardo, perchè ti conosco e so esattamente come andrà a finire. "Allora dalla nonna" ti risponde lei risoluta. " Sì, allunghiamo il tavolo, che ha le prolunghe, smarrite dal 2015, ma entro il 25 le troviamo, vedrai." Sei un comico e non lo sapevo, ma in questo contesto va bene tutto! "L' udienza è tolta" penso. Invece no. Perchè insinui il dubbio e siamo fregati, lo sento. "Ripensandoci, per chi è già lontano è ancora più scomodo arrivare fin lì..." Parli come se tua nonna vivesse a Capo Nord, in realtà sono solo 12 km, ma non ci voglio entrare in questa discussione e lascio fare. Rielaboriamo il percorso! Gira e rigira si finisce a casa nostra, come volevasi dimostrare. E poi questa guerra dell'insalata russa deve finire! La prepara tua madre e anche mia zia, doppia quantità e ricette diverse, si offendono entrambe se trovi difetti. Mentre assaggi, ti fissano, ma nessuna espressione di preferenza deve palesarsi sul viso, altrimenti sei rovinato! "Chi porta il vino non si sa, i capperi, quelli buoni, tuo fratello, vero? Mi hai detto di si" E' arrivato con un kg di datteri. "Ma, avevi detto capperi o datteri?" mi domandi perplesso Ecco, avevo detto capperi, i datteri sono lì da due giorni, li ha mandati tua mamma con la spesa del suo verduriere di fiducia, direttamente, perche' lei preferisce quelli grandi e noi - lo sa già - "prenderemo quelli piccini del supermercato" testuali parole. Il 25 aggiungi per ore sedie raccattate ovunque e tovaglioli. I sottobicchieri assolutamente perchè la tovaglia è un ricordo e se si rovina mi arrabbio. Ma siamo 18 e i sottobicchieri solo 15. "Come mai?" mi chiedi come se non abitassi qui. "L'ultima volta che li abbiamo usati, ne sono caduti 3 mentre sparecchiavo e Dante se li è rosicchiati, ho dimenticato di ricomprarli" ti rispondo con la testa nel forno. Finalmente ci sistemiamo a tavola, chiacchiere, cibo, tintinnio di bicchieri e posate. Brindisi.Un paio d'ore di tregua. Poi si riparte e la corsa alla cucina impegna zie, madri, cugine: " Chi lava i piatti? Tu, no io, ma l'anno scorso chi li ha fatti?" "La lavastoviglie no, dai, si fa prima così...ma non asciugarli con il telo di cotone, lasciali gocciolare..." Caffè, ammazzacaffe', dolci, doni, giochi. Quattro chiacchiere in relax Dura poco. Inizia il reclutamento per la cena. Si ricomincia! "Cosa vuoi, con tutti questi avanzi! Vi aiutiamo a smaltirli" si giustifica tuo padre "E dove si mangia a Natale si mangerà anche a Santo Stefano" infierisce tua madre No, con tutto il bene che vi voglio, l'anno prossimo andiamo su un' isola deserta per Natale. Ti giri appena, mi guardi: "Lo dici ogni anno" e sorridi.